24, Aprile, 2024

Caso mensa, l’onorevole De Girolamo presenta a Montevarchi la sua proposta di legge: “Diventi un servizio pubblico essenziale”

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Già depositata la proposta che porta la firma della parlamentare di Forza Italia, che è venuta oggi a Montevarchi per presentarla al sindaco Chiassai. “La sua battaglia è stata forse provocatoria, ma ha acceso i riflettori su un problema vero”

"La mensa diventi un servizio pubblico essenziale, e non più a domanda individuale": è questo l'assunto contenuto nella proposta di legge dell'onorevole Nunzia De Girolamo, la parlamentare di Forza Italia che è venuta a Montevarchi per consegnare il documento anche al sindaco Silvia Chiassai Martini, finita nell'occhio del ciclone a livello nazionale per il caso del 'pane con l'olio'. 

"Quando ho letto le notizie che venivano pubblicate dalla stampa nazionale – ha detto De Girolamo – in un primo momento mi sono indignata, ho pensato che questo sindaco avesse esagerato, su un tema così delicato. Poi ho cercato di capire cosa fosse realmente successo, di informarmi sulla situazione di Montevarchi: e ho capito che la misura del pane con l'olio, che considero quasi provocatoria, adottata in questo comune, era lo spunto giusto per aprire una riflessione che può essere largamente condivisa". 

In una conferenza stampa al Palazzo del Podestà, di fronte fra gli altri al coordinatore regionale di Forza Italia Stefano Mugnai, e a quello provinciale Maurizio D'Ettore, oltre che al capogruppo consiliare di FI Mario Ghezzi e al coordinatore per Montevarchi Angiolo Salvi, Nunzia De Girolamo ha ricordato che "in Italia ci sono comuni, in particolare al sud, che nemmeno lo forniscono il servizio mensa", e che esistono "forti disparità da comune a comune, in Italia, tanto che il servizio si paga caro e con cifre che cambiano molto, così come le agevolazioni previste". Tutto questo perché "grava sulle casse comunali, che già fanno fatica per via dei tagli lineari arrivati negli anni: e combattere le morosità diventa quindi una necessità". 

 

 

La proposta di legge, oltre a definire "servizio pubblico essenziale" quello della refezione scolastica (che invece oggi è un servizio a domanda individuale), propone anche che i comuni abbiano "l'obbligo di organizzare il servizio mensa nelle scuole dell'infanzia, primarie e secondarie di primo grado"; e che siano assicurati asgli studenti "accessibilità, continuità e non discriminazione". Propone inoltre che siano le Regioni a fissare i criteri su cui impostare i calcoli delle tariffe (evitando così la differenziazioni da comune a comune) e che "alla compensazione relativa alle tariffe agevolate […] si provveda con risorse pubbliche, in parte statali, in parte comunali". 

Una proposta di legge accolta con favore dal sindaco di Montevarchi, Silvia Chiassai Martini. "Ringrazio l'onorevole De Girolamo che ha così recepito in pieno il mio invito ad aprire una discussione su questo tema – ha detto, dopo aver ripercorso i passi che hanno portato il caso di Montevarchi a livello nazionale – quello che abbiamo fatto a Montevarchi è dire 'stop' ai furbetti, che forse pensavano di poter continuare a usufruire del servizio senza pagarlo. Ecco, noi siamo un'altra cosa".

"Abbiamo combattuto una cattiva pratica, e oggi tutti coloro che usufruiscono della mensa la pagano regolarmente. Duecento famiglie invece hanno scelto il pasto da casa, e questi bambini la consumano, secondo direttive del Ministero, in un'altra zona: ecco, questa è una discriminazione, ma nessuno ha detto nulla. Evidentemente interessava di più fare un attacco politico e una strumentalizzazione nei confronti della nostra amministrazione e del nostro comune, da parte del Partito democratico e del M5S, con tanto di interrogazioni anche parlamentari, presentate senza nemmeno informarsi su quello che stavamo facendo". 

 

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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