25, Aprile, 2024

Automedica al Serristori, intervengono sigle sindacali di medici e infermieri: “Pronti allo stato di agitazione”

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Ad intervenire, dopo l’appello lanciato dal Nursind in seguito alla decisione della Asl di sospendere il progetto che dava il via all’automedica in Valdarno fiorentino, ora sono le sigle sindacali Snami, Cimo, Anaao, che chiedono un incontro all’azienda sanitaria e minacciano lo stato di agitazione. Anche i Cobas tornano a criticare la decisione

Continua a far discutere, nel mondo della sanità, la decisione della Asl Toscana Centro di sospendere l'attivazione dell'automedica a Figline, prevista in partenza per il 1° febbraio, per attivare invece un progetto sperimentale che vede il coinvolgimento delle associazioni di volontariato sociosanitario locali. In merito erano arrivate le critiche dei Cobas, poi quelle del sindacato degli infermieri Nursind a cui hanno fatto eco alcune sigle sindacali di medici. 

"L’esternalizzazione del servizio dell’automedica di Figline è ingiustificato e incoerente", sostengono i sindacati dei medici Snami (Sindacato nazionale autonomo medici italiani), Cimo (Confederazione italiana medici ospedalieri) e Anaao (Associazione medici dirigenti), che si uniscono così all’appello lanciato pochi giorni fa dagli infermieri del Nursind. "Siamo pronti a intraprendere tutte le iniziative sindacali, a cominciare dallo stato di agitazione".

"Apprendiamo da fonti attendibili – dichiarano Gianluca Maccioni, segretario regionale Snami, Lorenzo Preziuso, segretario Cimo per la Toscana Centro, Flavio Civitelli, segretario regionale Anaao, Giampaolo Giannoni e Salvatore Sequino del Nursind – che il servizio verrebbe esternalizzato presso la Misericordia di Figline, incaricata di fornire autista e mezzo. Si tratta di una gravissima dismissione di un servizio pubblico e di un inaccettabile ritorno al passato di un servizio che è diventato serio ed efficiente nel corso degli anni, attraverso sacrifici ed esperienze acquisite non indifferenti, con personale addestrato e aggiornato continuamente da parte della struttura pubblica".

I sindacati hanno inviato per questo una lettera congiunta a Ordini professionali e Istituzioni. "La formazione dell’autista soccorritore – spiegano – non può essere demandata a terzi. Nessuno vuole disconoscere il valore dell’associazionismo basato sul volontariato, ma tale volontariato non può sostituire il servizio pubblico e deve provvedere alle proprie iniziative senza ricorrere a denaro pubblico. Auspichiamo al più presto un incontro con Azienda sanitaria e Assessorato regionale – concludono – altrimenti ci dichiariamo pronti a intraprendere tutte le iniziative sindacali a cominciare dallo stato di agitazione". 

E ieri i Cobas, che per primi avevano sollevato la questione dell'affidamento all'associazionismo privato dell'automedica di Figline, sono tornati ad esprimersi in una nota: "Scoperta l’azienda in questa ennesima esternalizzazione, è stata affidato una imbarazzante risposta alla nostra denuncia, al dottor Piero Paolini, direttore dell’area aziendale centrali operative 118, al solo fine di coprire il “pateracchio” tra l’Azienda, la Regione Toscana e l’intramontabile Dr Morello. Paolini per giustificare l’operazione di basso profilo “vendo & baratto” ha rilasciato dichiarazioni sconcertanti e prive di fondamento. “… Tale implementazione andrà nell’ottica del miglioramento complessivo dell’emergenza territoriale, permettendo una maggiore adeguatezza nei percorsi delle patologie tempo dipendenti, e cioè dove il tempo è fondamentale per il soccorso: è il caso, ad esempio, di infarto e ictus…”. Questa affermazione si riferisce all’utilizzo dell’autista soccorritore, omettendo il fatto che gli infermieri del 118 guidano l’automedica da più di 18 anni e che le patologie tempo dipendenti hanno sempre avuto una risposta professionale adeguata e all’altezza emergenziale", commentano i delegati Cobas Andrea Calò e Lorenzo Sgherri. 

"È per questo motivo che tutti gli infermieri del 118 della USL Toscana Centro, stanchi di giochi, intrighi e accordicchi e di non essere riconosciuti quali professionisti qualificati del sistema pubblico emergenza territoriale hanno deciso di prendere la parola convocando una loro assemblea per giovedì 31 gennaio presso la centrale operativa 118 Firenze, al fine di dare una risposta chiara e forte a coloro che pensano di smantellare, deprofessionalizzare e privatizzare il sistema. Come COBAS P.I. saremo al loro fianco!", preannunciano i delegati sindacali. 

 

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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