19, Aprile, 2024

Cade un palco, 40 feriti: la macchina dei soccorsi si mette in moto. Ecco la maxi-esercitazione in Valdarno

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L’esercitazione in una situazione di emergenza urgenza è stata organizzata nella zona industriale di Bomba. 118, ambulanze, medici e infermieri, simulatori, carabinieri, vigili urbani, associazione nazionale alpini, protezione civile del comune di Cavriglia. Poi il trasferimento al pronto soccorso della Gruccia. Centocinquanta le persone coinvolte.

Il vento butta giù un palco posizionato per un concerto. Quaranta persone rimangono ferite: si va dai traumi cranici alle fratture scomposte, ad altre ferite. A Bomba, la zona industriale del comune di Cavriglia, si scatena il caos. E parte la macchina dei soccorsi. Uno degli scenari più drammatici, quello scelto per la maxi-esercitazione del sistema di emergenza urgenza e di soccorso sul territorio. Operazione mai tentata prima, almeno in queste dimensioni. 

Due i fronti: Bomba, appunto, dove si simula il crollo di un palco da concerto; e il pronto soccorso della Gruccia, che accoglie i feriti. Centocinquanta persone coinvolte, con mezzi e ambulanze. Oltre a medici, infermieri, volontari di Misericordia del Valdarno e di Arezzo, c'è anche la Croce Rossa Italiana, con simulatori e truccatori da tutta la Toscana, i Carabinieri di Castelnuovo dei Sabbioni, la Polizia municipale e la protezione civile di Cavriglia, l'Associazione Nazionale Alpini. E molti altri soggetti. 

Tutti impegnati ad operare proprio come se fosse tutto vero. Soccorsi sul posto, assegnazione dei codici in base ai traumi e alla gravità, trasporto e cure al pronto soccorso. E tutti gli interventi tecnici di gestione dell'emergenza. Nel piazzale di Bomba è stato anche sistemato il PMA, punto medico avanzato, utile per intervenire sui codici meno gravi e per cercare di non mandare tutti alla Gruccia.

Un ruolo importante viene svolto dai simulatori e dai truccatori della Croce rossa italiana giunti da tutta la Toscana. Sono loro che rendono vera la simulazione e che mettono in condizione medici, infermieri e volontari di intervenire nella maniera più concreta possibile. Quando arrivano le ambulanze e il personale del 118 tutto si svolge come nella realtà: chi piange, chi urla disperato e dal dolore, chi cerca di sdrammatizzare, chi cerca di essere visitato per primo. I soccorritori si trovano davanti una scena apocalittica fatta soprattutto di sofferenza e di disperazione ma non si perdono d'animo e cercano subito classificare tra i 40 casi i più gravi, quelli meno gravi e quelli lievi così da indirizzare i feriti in maniera razionale al pronto soccorso.

Al pronto soccorso della Gruccia, coordinati dal vicedirettore del 118 Simone Nocentini, medici e infermieri già allertati attendono i feriti. I veri pazienti sono stati avvisati dall'esercitazione. Una corsa contro il tempo che termina con le cure del caso.

Una maxi esercitazione che per il 118 diventa anche un importante banco di prova per future possibile situazioni di emergenza.

(La giornata è documentata con foto e video, le ultime 56 foto sono di Andrea Baglioni)

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