28, Marzo, 2024

Bonifica, nel 2016 i progetti per le sponde dell’Arno a San Giovanni. Polemiche a Montevarchi: “Qui investimenti irrisori”

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L’investimento per mettere in sicurezza il tratto di Arno fra i due ponti a San Giovanni si aggira intorno ai 2 milioni e mezzo di euro, con fondi regionali. Ma in Consiglio comunale a Montevarchi, Camiciottoli presenta una interrogazione critica: “Qui lavori insoddisfacenti, sembra che si voglia investire solo nel comune di Viligiardi, che siede in assemblea consortile”

"Lavori insoddisfacenti rispetto alle aspettative, in Valdarno e in particolare a Montevarchi", a fronte di "un interesse elevato per interventi a San Giovanni, comune il cui sindaco è nominato all'interno dell'assemblea consortile". L'interrogazione presentata in Consiglio comunale a Montevarchi da Fabio Camiciottoli (Democratici e Progressisti) fa un duro confronto fra gli investimenti in materia di bonifica. E critica al sindaco Grasso "l'incapacità politica di incidere sulle scelte sovracomunali e svolgere un ruolo guida nella Conferenza dei sindaci e nel Consorzio di bonifica". 

La questione riguarda gli investimenti e i lavori portati avanti dal Consorzio di Bonifica Alto Valdarno. Da una parte ci sono quelli già messi in cantiere o conclusi: "i lavori effettuati in Valdarno nel corso del 2015 – scrive Camiciottoli – sembrano insoddisfacenti rispetto alle aspettative. In particolare i 52 mila euro investiti a Montevarchi nel corso del 2015 (somme dichiarate dal presidente in un intervista) rappresentano una parte poco significativa delle risorse prelevate dal territorio". 

Dall'altra parte c'è il maxi-progetto per riprofilare le sponde dell'Arno nel tratto urbano di San Giovanni, fra il ponte Ipazia e il ponte Pertini, in particolare sull'argine in riva destra, dove si dovrà intervenire con la risagomatura delle sponde nella zona prospiciente la piscina Las Vegas, area caratterizzata da fenomeni di erosione importanti. La necessità di questo intervento era già stata sottolineata anche dal sindaco Viligiardi, in passato. Nel 2016 si dovrebbe passare alla progettazione, poi si dovranno reperire i fondi: circa 2 milioni e mezzo di euro, e si punta agli specifici finanziamenti regionali. 

Ebbene, sostiene Camiciottoli, "traspare chiaramente, a dispetto di qualsiasi riflessione sui contribuenti e sul beneficio ad essi concesso, l’interesse per l’intervento che ricade all’interno del territorio il cui sindaco è all’interno dell’assemblea. Il sindaco del Comune di San Giovanni è infatti uno degli otto sindaci, nominati dal consiglio delle autonomie locali, all’interno dell’assemblea consortile in rappresentanza di tutte le amministrazioni comunali del precedente Comprensorio di Bonifica 23 costituito dai comuni del Valdarno aretino e fiorentino: e dovrebbe rappresentare e tutelare tutti i territori della vallata". 

Per questo, nella sua interrogazione, rivolta al sindaco di Montevarchi Francesco Maria Grasso, del quale critica "l’incapacità politica di incidere sulle scelte sovracomunali e di svolgere quel ruolo di guida che gli competerebbe all’interno della Conferenza dei sindaci e del Consorzio di Bonifica", Camiciottoli chiede "se gli interventi del Consorzio di Bonifica attuati nel 2015 e quelli proposti per il 2016 all’interno del nostro territorio gli sembrano commisurati al contributo versato dai proprietari degli immobili; se con il sindaco di San Giovanni ha concertato istanze da portare all’interno dell’Assemblea del Consorzio; a quanto ammonta, negli ultimi 3 anni, il contributo annuale totale versato a Montevarchi e a quanto ammontano i lavori realizzati con la contribuenza degli ultimi 3 anni", e infine, "quali posizioni ha in merito alla proposta di legge a firma degli Onorevoli Donati e Parrini per la soppressione dei Consorzi di Bonifica". 
 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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