28, Marzo, 2024

Bekaert, Uilm: “Chiederemo a Sernet chiarimenti sulla reindustrializzazione”

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Sull’incontro tenutosi ieri per parlare della reindustrializzazione Interviene la Uil Uilm

Il giorno dopo l'incontro tenutosi a Figline tra Istituzioni e sindacati per parlare della reindustrializzazione della Bekaert, al quale non ha partecipato l'advisor Sernet, interviene la Uil UIlm.

Giuliano Poggialini, delegato UILM della Rsu Bekaert Figline: "Chiederemo a Sernet, congiuntamente a Comune e Regione di avere una prima fotografia della situazione riguardante la reindustrializzazione tra 15-20 giorni. Inoltre, chiediamo a Bekaert di prendersi le proprie responsabilità assicurando un minimo di presenza per garantire un servizio sufficiente a tutti quei lavoratori che vorranno avere informazioni e quant’altro. Verrà richiesta congiuntamente la convocazione dell' incontro di verifica al Mise. Solleciteremo infine il Governo affinché emani il decreto di concessione della cassa integrazione, visto che il Ministero del Lavoro si era impegnato a farlo entro due mesi dall'accordo del 21 dicembre."

UILM: "Siamo consapevoli che la reindustrializzazione è in una fase delicata in cui il riserbo riguardo i diversi soggetti interessati al sito industriale ex Pirelli di Figline non ci permette di fare nomi ed entrare troppo nei dettagli, e che questo processo non sia mai semplice e veloce, ma come sindacato, abbiamo la responsabilità di parlare ai lavoratori, logorati dalla spasmodica attesa circa il loro futuro e bisognosi di notizie. Sapere che il processo di reindustrializzazione sta andando avanti e con più soggetti industriali è già un aspetto positivo che va nella giusta direzione, ma ci auspichiamo che entro l'estate si possano cominciare a valutare e discutere 3-4 bozze di piani industriali di altrettanti soggetti, affinché si possa riuscire a definire il piano migliore e definitivo entro fine anno, per poi svilupparlo e portarlo a pieno regime nei prossimi 3-5 anni".

"La realizzazione della reindustrializzazione di un sito produttivo di queste dimensioni non lo si può prendere in pochi mesi, se si vuol far sì che sia solido e duraturo negli anni a venire. Altre situazioni sul territorio toscano ce lo hanno dimostrato"

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