19, Aprile, 2024

Bekaert, la raccolta fondi è arrivata a 10.500 euro. Continuano le iniziative

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Il Comune ne ha donati 5mila grazie ai gadget dell’iniziativa e a tanti volontari. Magliette andate a ruba, ma è ancora possibile richiedere le spillette o donare sul conto del Cral. Oggi al presidio arriva il senatore Pietro Grasso

In meno di 20 giorni ha superato i 10.500 euro, la metà dei quali provenienti da una donazione da parte del Comune di Figline e Incisa. La raccolta fondi "Io sto con i lavoratori Bekaert", promossa dal Comune, in collaborazione con Arci, Mcl e organizzazioni sindacali, per sostenere i 318 operai che dal 22 giugno scorso lottano insieme alle istituzioni contro la chiusura dello stabilimento di via Petrarca, sta avendo molti consensi.

L’iniziativa, partita in occasione del Bada Ki c’è Festival di Figline, consiste nella distribuzione di gadget a tema (magliette e spillette) dietro il versamento di un’offerta. Le magliette, con la vignetta che l’illustratore Mauro Biani, del quotidiano Il Manifesto, ha realizzato appositamente per appoggiare la causa dei lavoratori valdarnesi, sono già terminate: il Comune ne ha distribuite 400 (di cui 300 acquistate direttamente dall’ente e 100 donate dalle aziende Tipografia Bianchi, SoWhat e Hanzo-Torelli), rendendole disponibili presso gli Sportelli FacileFiv di entrambi i municipi e in altri luoghi della città, grazie alla collaborazione della Compagnia delle Contrade di Figline, ai circoli del territorio, a tanti cittadini e volontari del Valdarno che si sono prodigati per la causa.  

Alessandro Feliciati, Uilm UIl, Giovanni Tarchi, Fiom Cgil, Ilaria Paoletti, Fim Cisl, ringraziano tutti per la solidarietà ricevuta.

 

Le iniziative continuano: è ancora possibile richiedere la spilletta al Comune oppure contribuire direttamente alla raccolta fondi, versando un’offerta libera sul conto corrente del CRAL  (Circolo Ricreativo Aziendale Lavoratori) dello stabilimento di Figline: l’IBAN IT 13 C 01030 37850 000002606648.

Davanti allo stabilimento e nell’area concessa dal locale American diner, poi, prosegue anche il presidio fisso, che durerà per tutta la durata della chiusura aziendale dello stabilimento (5-19 agosto) e dove saranno organizzate varie iniziative di solidarietà ai lavoratori. Per restare aggiornati basta visitare la pagina facebook dei lavoratori.

Il sindaco di Figline Incisa, Giulia Mugnai: “Così come la manifestazione del 29 giugno, che abbiamo organizzato dopo l’annuncio della chiusura dello stabilimento e che ha visto la partecipazione di oltre 5000 persone, anche questa campagna di raccolta fondi ha superato le nostre aspettative in pochissimo tempo, dimostrano ancora una volta l’affezione del nostro territorio nei confronti di questo sito produttivo e dei suoi lavoratori. I 5000 euro raccolti derivano dall’acquisto, da parte del Comune, e dalla distribuzione di spillette e magliette, andate a ruba, che siamo riusciti a ristampare due volte anche grazie al contributo di varie aziende del territorio, che colgo l’occasione per ringraziare. Un grazie, inoltre, va a tutti i cittadini e ai volontari di tutte quelle realtà valdarnesi che, spontaneamente, sono venuti a bussare in municipio per offrirsi di dare il loro contributo”.

“La raccolta fondi continua – ha precisato la Sindaca Mugnai – e, con essa, anche il presidio dei lavoratori davanti allo stabilimento, al quale vi invito a partecipare per continuare ad esprimere vicinanza a tutte le persone coinvolte in questa vicenda. Intanto, insieme a Sindacati, Regione e Ministero, continueremo a tenere alta l’attenzione sul caso, per fare in modo di scongiurare la chiusura dello stabilimento. Ieri è finalmente arrivato il primo, seppur minimo e insufficiente, segnale da parte dell'azienda, che ha scelto di sospendere per quasi un mese le procedure. Come Istituzioni, però, non possiamo dirci soddisfatte e continueremo la nostra battaglia a supporto dei lavoratori, nell’ottica i trovare soluzioni alla vicenda e soggetti in grado di reindustrializzare il sito.  È questo che continueremo a chiedere con forza a settembre, quando riprenderanno i tavoli di crisi, perché non intendiamo arretrare in alcun modo rispetto alle richieste di tutela per i lavoratori e di assicurazione di un futuro ad una delle realtà produttive più importanti del nostro territorio”.

 

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