23, Aprile, 2024

Bekaert, il consiglio comunale approva all’unanimità un documento sulla vicenda dello stabilimento

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“Altre volte la fermezza dei lavoratori e dei loro rappresentanti sindacali e istituzionali e la
sentita solidarietà e vicinanza della popolazione, hanno impedito che i predoni se ne
andassero con il bottino. Cercheremo di fare in modo che anche stavolta l’esito della
vertenza sia positivo per la nostra gente e per il nostro territorio”

Il consiglio comunale di San Giovanni, lo scorso 2 luglio, ha approvato all'unanimità un documento con il quale si esprime solidarietà ai lavoratori della Bekaert per l'annunciata chiusura dello stabilimento di Figline da arte della multinazionale belga.

"Il consiglio comunale di San Giovanni Valdarno esprime vicinanza e solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori dello stabilimento Bekaert di Figline Valdarno e alle loro famiglie. La vicenda che coinvolge 318 tra operai ed impiegati ha toccato i sentimenti profondi della nostra popolazione ed ha evidenziato quanto sia indispensabile mettere mano all’impianto regolatorio, soprattutto all'interno dell'Unione Europea, dalle dinamiche del mercato, ed in particolare del mercato del lavoro. I volumi che da Figline Valdarno vengono spostati in Romania e Slovacchia sono il simbolo del fallimento delle politiche dell'Unione Europea in questo ambito. Ma l'Europa deve essere la soluzione, non può diventare il problema, mettendo in competizione i soggetti deboli della partita, cioè i lavoratori valdarnesi con quelli della Romania e Slovacchia innescando un pericoloso fenomeno di dumping sociale all'interno dei paesi dell'Unione Europea".

"Allo stesso tempo il consiglio comunale di San Giovanni Valdarno ritiene inaccettabile il comportamento dell'azienda, sia nel merito che nel metodo, avendo dimostrato un'assoluta mancanza di rispetto per coloro, cioè i lavoratori dello stabilimento di Figline Valdarno, che sono stati avvisati con una comunicazione verbale alle RSU, assolutamente inaspettata contestualmente con lettera arrivata alle proprie abitazioni mentre molti di loro erano al lavoro. Altrettanto inaccettabile è l'atteggiamento irremovibile dimostrato nell'incontro con il Ministero dello Sviluppo Economico, dove nessuna disponibilità è stata dimostrata circa la richiesta di ritiro della procedura di chiusura, presentata alle OO.SS. e dalle Istituzioni a tutti i livelli".

"Il consiglio comunale di San Giovanni Valdarno individua nella Pirelli, precedente proprietario dello stabilimento di Figline Valdarno, precise responsabilità e richiama la stessa ad un ruolo attivo nella vicenda, in quanto ancora cliente della Bekaert, con possibilità di influenzare le scelte scellerate del proprio fornitore. Anche in questo caso, come è successo altre volte, imprenditori venuti da fuori stanno cercando di depredare il nostro territorio di ricchezza, know-how e tecnologia. E' un brutto momento da un punto di vista lavorativo per il Valdarno, considerate anche altre crisi aziendali che hanno coinvolto fino ad oggi centinaia di nostri concittadini. La solidarietà e la vicinanza devono associarsi ad una partecipazione alle battaglie dei lavoratori Bekaert per la difesa del loro posto di lavoro. Le Istituzioni sangiovannesi insieme alle donne e agli uomini della nostra città sono pronti a partecipare alle iniziative che, a tutti i livelli, siano utili a salvare i posti di lavoro e la dignità delle persone coinvolte. Altre volte la fermezza dei lavoratori e dei loro rappresentanti sindacali e istituzionali e la sentita solidarietà e vicinanza della popolazione, hanno impedito che i predoni se ne andassero con il bottino. Cercheremo di fare in modo che anche stavolta l’esito della vertenza sia positivo per la nostra gente e per il nostro territorio".

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