18, Aprile, 2024

Ancora un dono del Calcit alla Gruccia: questa volta è una Colonna video laparoscopica

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Il macchinario sarà a disposizione delle sale operatorie della Gruccia e servirà ai reparti di chirurgia generale, di ostetricia e ginecologia, e di urologia. Costo: 163mila euro

Il Calcit del Valdarno aretino ha fatto l'ennesima donazione all'ospedale della Gruccia: questa volta si tratta di una 'Colonna video in 3D laparoscopica', un macchinario di ultimissima generazione dotata delle migliori tecnologie HD, 3D e ICG, che permetterà di fare interventi chirurgici meno invasivi e più precisi. Sarà a disposizione delle sale operatorie della Gruccia e servirà ai reparti di chirurgia generale, di ostetricia e ginecologia, e di urologia.

“Si tratta di un macchinario di ultimissima generazione, dotato delle migliori tecnologie – ha spiegato il presidente del Calcit, Piero Secciani – Questa donazione va ad aggiungersi a molti altri strumenti e attrezzature già messi a disposizione dell’ospedale in questi nostri 27 anni di attività. Si dimostra ancora una volta l’attenzione che la nostra associazione pone alle richieste che provengono dalle Istituzioni del territorio, attraverso azioni il più possibile mirate e attente ai bisogni dei cittadini. Come sapete il nostro operato si estende a vari ambiti che vanno dalla prevenzione, alla diagnosi e alla cura, oltre che al sostegno psicologico al malato e alla sua famiglia. A questo punto, a nome mio e di tutto il Consiglio di Amministrazione del Calcit Valdarno, voglio sinceramente ringraziare tutti coloro che nel tempo ci hanno sostenuto e augurare buon lavoro ai vari operatori dei reparti che utilizzeranno questo nuovo macchinario, con l’auspicio che i nostri cittadini ne traggano il massimo beneficio”.

 

Questo nuovo strumento, che verrà utilizzato anche dalle equipe di Giuseppe Romano (direttore UOS Urologia) e Francesco Catania (direttore UOC Ostetricia e Ginecologia), porterà vantaggi nel trattamento dei tumori allo stomaco, all’intestino, al rene, alla prostata, all’utero e l’ovaio.

“L’innovativo strumento, grazie alle sue proprietà – ha spiegato Giorgio Cangioni, Direttore UOC Chirurgia Generale – permette una maggiore precisione chirurgica a tutto vantaggio della mini invasività. Il macchinario è dotato di tecnologie HD, ovvero un’alta definizione dell’immagine che, assieme alla visione tridimensionale, permette una maggior precisione chirurgica. Inoltre ha un sistema di visione delle immagini in fluorescenza. Quindi, con l’utilizzo del verde di indocianina (ICG), consente una diagnosi più accurata, permettendo di valutare gli organi e i tessuti, di visualizzare le vie biliari e i linfonodi. L’identificazione del “linfonodo sentinella” evita interventi più demolitivi del necessario”.

Sergio Chienni, presidente della conferenza dei sindaci: “La parola chiave di oggi è generosità. Anzi, direi che sono due: generosità e responsabilità. Quella del Calcit è una pagina scritta non solo da oggi, ma ormai da tanti anni. Il ringraziamento va a chi c’è adesso ma anche a chi non c’è più, per quanto è stato fatto nel tempo”.

 

Daniela Matarrese, direttore dell’ospedale: “Il nostro ospedale si arricchisce di un macchinario importantissimo. Si dimostra ancora una volta quanto teniamo al nostro sistema sanitario, dovendo avere bene a mente tre parole: qualità, equità e sicurezza delle cure. Sono i principi che devono guidare il nostro lavoro quotidiano. Grazie al Calcit Valdarno e a tutti coloro che ci affiancano ogni giorno”.

 

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