19, Aprile, 2024

Allagamenti, il Consorzio respinge le accuse di Chiassai: “Fossi minori e fognature non di nostra competenza”

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I responsabili del Consorzio di bonifica rimandano al mittente le accuse contenute in una dichiarazione via facebook del sindaco di Montevarchi: “Accuse senza fondamento e fuorvianti, non accettiamo lo scaricabarile. E nessuno ci ha mai chiamati, ieri”

"Nessun corso d'acqua di competenza del Consorzio è esondato: sono fuorvianti e prive di fondamento le affermazioni del Sindaco di Montevarchi. Non accettiamo lo scaricabarile". Una reazione dura, quella del Consorzio 2 Alto Valdarno, dopo le frasi lasciate su facebook ieri dal Sindaco di Montevarchi, Silvia Chiassai Martini. Nel mirino gli allagamenti provocati nella zona di Levanella, località Padulette, per i quali la prima cittadina tirava in ballo anche il Consorzio, con accuse di inadempienza e di non aver risposto ai tentativi di chiamata.

"Dal Presidente, al Direttore generale, ai tecnici, nessuno ha mai ricevuto una chiamata da parte del Comune di Montevarchi, né tanto meno dalla Sala Operativa della Protezione civile, per segnalare gli allagamenti, al contrario di quanto afferma il Sindaco Chiassai. Eppure il Comune di Montevarchi, come anche quelli del comprensorio di competenza del Consorzio, ha tutti i numeri dei referenti del Consorzio tanto che in passato, in caso di chiamate di emergenza, ci sono stati interventi diretti, l’ultimo quello del 6 novembre scorso, per l’appunto una domenica".

Smentiscono dunque ogni contatto, i responsabili del Consorzio 2 Alto Valdarno, che poi puntualizzano le competenze: "Noi operiamo interventi di manutenzione sul “Reticolo di Gestione” assegnato dalla Regione Toscana e non possiamo intervenire su corsi d’acqua minori o fossette stradali che sono invece di altra competenza".

Non solo: "Il Consorzio 2 Alto Valdarno rigetta fermamente ogni politica di “scaricabarile” così come ogni forma di demagogia populista e si dispiace per la mancanza di un reale rapporto istituzionale tra le pubbliche amministrazioni, come è avvenuto in questo caso". E ancora, attaccando Chiassai: "Le dichiarazioni del Sindaco di Montevarchi denotano una totale mancanza di rispetto nei confronti di chi con impegno e massima professionalità lavora ogni giorno per tutto l’anno per ridurre il rischio idrogeologico. A questo proposito è doveroso informare il Sindaco Chiassai proprio su ciò che è il Consorzio 2 Alto Valdarno, che non è una struttura politica come forse erroneamente può pensare, ma al contrario un Ente tecnico economico altamente specializzato all’interno del quale operano professionisti qualificati". 

Rispetto agli interventi programmati dal Consorzio, nella nota si puntualizza che il Piano di attività 2017 è stato condiviso con il Comune di Montevarchi e definito durante una riunione alla quale hanno partecipato proprio il Sindaco Chiassai, oltre all’ex assessore e vicesindaco Bucci, e un responsabile tecnico del Comune. "Lo stesso Piano, che prevede interventi a Montevarchi per circa 260 mila euro, è stato pubblicato sul sito del Consorzio e trasmesso al Comune da diversi mesi. Di questo piano i lavori considerati urgenti, per i quali il Comune aveva richiesto una celere realizzazione, sono già stati eseguiti: lo svuotamento della vasca di sedimentazione del Borro dello Spedaluzzo, i tratti urbani dello stesso Borro dello Spedaluzzo, del Borro della Dogana e del Borro del Giglio. Nel frattempo il crono-programma del piano si sta sviluppando nei tempi già previsti".

Infine, sulle esondazioni di domenica, il Consorzio ribadisce che "non è esondato alcun corso d'acqua di nostra competenza. Sono invece entrati in crisi il reticolo secondario privato, i canali di scolo dei campi e le fossette stradali che sono di competenza dell’ente gestore delle strade, oltre al sistema fognario di smaltimento delle acque meteoriche di Levanella. Tutto questo è sicuramente imputabile agli interventi di urbanizzazione e cementificazione dell’area, di sicuro non attribuibili al Consorzio di Bonifica. Il Consorzio e il Presidente Paolo Tamburini si augurano che si trovino davvero i responsabili di quanto accaduto e che si individuino da subito le soluzione perché eventi di questo tipo non abbiano a ripetersi". 

 

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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