19, Aprile, 2024

Agripunk: prosegue la raccolta fondi per sostenere gli animali e salvare il rifugio di Ambra

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Prosegue la raccolta per superare le difficoltà economiche del rifugio per animali di Ambra, nato al posto di un allevamento intensivo di tacchini e che ospita un centinaio di animali. L’appello dei proprietari: “Se ce ne andiamo, tornerebbe molto probabilmente ad essere quello che era prima, sarebbero vanificati tutti i nostri sforzi”

Iniziata la scorsa estate, prosegue la raccolta fondi per aiutare Agripunk, il rifugio di Ambra per animali salvati dallo sfruttamento e nato in un luogo che fino a pochi anni fa ospitava un allevamento intensivo di tacchini. La campagna è iniziata per superare le difficoltà economiche.

Al momento è stata raggiunta quota 18mila euro, ma il vero obiettivo è arrivare a 36mila euro. "Vogliamo ringraziare tutte e tutti voi che ci avete aiutato fino ad ora, però ancora non basta" – spiega Desirée – "Abbiamo l'urgenza di raggiungere l'obiettivo di 36.000 euro perché da agosto siamo di nuovo in debito con l'affitto a riscatto, abbiamo bisogno di raggiungere questo obbiettivo perchè dobbiamo saldare 4 mesi arretrati e dobbiamo saldare i prossimi 6 mesi anticipati per evitare lo sfratto e stare tranquilli e lavorare fino a maggio".

"Il nostro appello è davvero urgente, se non raccogliamo questi soldi entro gennaio 2018 rischiamo seriamente lo sfratto. In caso accada, saremo costretti a cercare un altro posto per noi e per tutti gli animali ed è un'impresa davvero dura per vari motivi: sarà difficile trovare un posto adatto che sappiamo già non potrà mai essere grande e bello come questo. Dovremmo affrontare un difficile trasloco e gli animali si dovrebbero adattare a vivere in uno spazio limitato invece che essere liberi come ora di girellare per i boschi come sarebbe la loro vera natura e come sono abituati a vivere ora".

Il rifugio attualmente ospita circa un centinaio di animali tra mucche, galline, capre e pecore, galline, maiali, Scilla salvato dalle acque dello stretto di Messina e Pablo, il cinghiale ferito da una fucilata da cucciolo e “adottato” poi dai residenti di San Leolino. La raccolta fondi servirà anche per acquistare alimenti per loro, dato che il pascolo a volte non basta piùa causa del freddo.

"Inoltre questo posto, se noi ce ne andiamo, tornerebbe molto probabilmente ad essere quello che era prima, ossia un allevamento di tacchini, cosa che vanificherebbe tutti gli sforzi fatti in questi 5 anni. Noi amiamo questo posto, gli animali lo amano. Qui loro sono felici e sappiamo che per loro un trasloco non sarebbe l'ideale, sarebbero davvero tristi a lasciare quella che è stata la loro casa".

Tutti i dettagli e aggiornnamenti sulla campagna di raccolta fondi sono disponibili a questo link, da cui è possibile effettuare anche la donazione.

 

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