19, Aprile, 2024

Aceri dove c’erano i pini, ecco il progetto per viale De Gasperi: “Lavori entro l’anno per 1 milione di euro”

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Durante l’assemblea pubblica presentati anche gli altri progetti della giunta per Pian di Scò: le nuove strade di via del Borricino e via Monamea, il rifacimento di strade e marciapiedi, l’ampliamento del plesso scolastico destinato ad ospitare le scuole medie di tutto il comune

Saranno gli aceri a sostituire i pini abbattuti lungo viale De Gasperi, dopo i danni del vento dello scorso mese di marzo. Una decisione ancora non definitiva, ma quasi: "Sono alberi che perdono le foglie d'inverno, dunque meno pericolosi in caso di forte vento. Daranno al viale un aspetto diverso a seconda delle stagioni; sono piante resistenti, sia alla siccità che alle intemperie. Pensiamo siano gli alberi più adatti", ha spiegato l'assessore ai lavori pubblici Sandra Franchi. 

Il progetto per ridare nuova vita al viale è imponente: ha un costo di oltre 1 milione di euro, e sarà diviso in due lotti diversi. "Si tratta di un intervento complesso, che non comprende solo la rimessa a dimora di piante: c'è il rifacimento dei marciapiedi, che saranno pavimentati e non asfaltati; ci sono pista ciclabile e pedonale; accanto agli alberi, anche le fioriere; e poi ci saranno ringhiere in ferro a separare dalla strada: un accorgimento che renderà più semplici gli allestimenti in occasione delle corse dei cavalli". 

Un rendering proiettato durante l'assemblea

Il primo lotto (dalla rotonda di accesso a Pian di Scò fino al semaforo) dovrebbe partire entro la fine dell'anno, per concludersi nell'estate 2016; subito dopo potrà partire il secondo lotto. "I soldi necessari, oltre 1 milione di euro, saranno reperiti con l'accensione di due mutui – ha sottolineato l'assessore – questo è possibile per due motivi: il primo è che con la fusione non abbiamo vincoli del patto di stabilità; il secondo è che nel 2015 vanno ad esaurirsi i mutui ventennali accesi dai comuni di Castelfranco e di Pian di Scò nel 1995". 

Durante l'assemblea che si è tenuta alla tensostruttura di Pian di Scò, il sindaco Enzo Cacioli e la giunta hanno presentato tutta una serie di progetti per il paese. "Considerate – ha detto il primo cittadino – che dei finanziamenti per la fusione, circa 400mila euro sono stati utilizzati per mitigare le imposte comunali. Gli altri, circa 440mila euro, vanno in progetti per la viabilità: strade, marciapiedi e altri rifacimenti, sia nei centri maggiori che in quelli più piccoli. Tutti lavori che stanno per partire". 

A Pian di Scò, sono in fase di progettazione avanzata sia la nuova viabilità di via del Borricino, che comprenderà una strada a doppio senso di marcia con innesto sulla Setteponti; sia quella per via Monamea, necessaria per risolvere i problemi di viabilità con il transito di mezzi pesanti, oggi, su via del Palagio. A settembre, invece, partiranno i lavori di riasfaltatura di marciapiedi e strade su via Roma, via Alighieri, via Isonzo. Il prossimo anno sarà la volta di via Marconi. 

Infine, il capitolo scuole: "In questi giorni stiamo sostituendo gli infissi al plesso scolastico di Pian di Scò – ha spiegato l'assessore Franchi – grazie a un progetto finanziato per 230mila euro dal Governo. Abbiamo partecipato anche al bando regionale per l'edilizia scolastica: il nostro obiettivo infatti è di costruire, nel resede della scuola, una nuova sede per la materna, ampliando così nell'attuale edificio lo spazio per le scuole medie, in modo da poter trasferire qui tutte le classi di scuola media del comune", quindi anche quelle di Castelfranco e Faella. Un intervento doppio, questo: costerà 1 milione di euro la nuova materna, e ci vorranno 821mila euro per ampliare il plesso attuale. "Ci siamo posizionati in classifica nel bando regionale, aspettiamo i finanziamenti: appena arriveranno, saremo pronti per partire con i lavori". 

Infine, nel 2016 sarà realizzato anche l'intervento di abbattimento delle barriere architettoniche nel palazzo comunale di Pian di Scò, con la realizzazione del nuovo ascensore, già progettato e finanziato a bilancio dall'amministrazione Betti per 170mila euro. 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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