Morini, detto Zazà, era molto conosciuto fra i montevarchini: la sua casa nelle colline di Moncioni era una sorta di mostra permanente delle sue creazioni, figure che nascevano da pezzi di legno. Un funerale che è stato simile a una festa, con la musica ad accompagnare la sepoltura. Il ricordo di Carmelo Librizzi
È stato sepolto con una cerimonia fuori dall'ordinario, quasi una festa, con musicisti che suonavano e canti ad accompagnare il funerale. Fuori dall'ordinario era anche l'artista Lido Morini, noto come Zazà, le cui esequie si sono celebrate questa mattina a Moncioni.
Nelle colline di Montevarchi, l'artista artigiano del legno viveva in una casa che era una sorta di mostra permanente delle sue opere. Figure ricavate modellando il legno come se fosse cera, persino gli arredi di casa erano opera sua. Molto conosciuto a Montevarchi, in passato aveva esposto anche in Regione, a Palazzo Panciatichi nel 2004, e poi in altre occasioni in Valdarno.
Ieri, alla notizia della sua morte, Carmelo Librizzi, artista e musicista montevarchino, lo ha ricordato con alcune parole sulla sua pagina facebook: "Ricordando "ZAZA" Lido Morini -Amico e collega artistico. Un vero Arcaico .. Nel suo Bosco si raccontava, ammiratore della natura..nei legni ha profuso la sua storia ..capace di emozionarsi. regalandoci Emozioni ..le sue opere duttili e plastiche le rendeva tuttuno con lui stesso ..le suonava le toccava ritmicamente..con la poesia di un menestrello –del tempo a lui congeniale ..I tuoi Alberi saranno con te in cielo e ne faranno musica all'unisono!".
