16, Aprile, 2024

71° della Liberazione e 72° degli eccidi di Santa Lucia: doppia celebrazione all’insegna del ricordo

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Presenti alla celebrazione il presidente dell’Anpi Valdarno Giuseppe Morandini, il sindaco di San Giovanni Maurizio Viligiardi e il vicesindaco di Cavriglia Filippo Boni, alcuni studenti delle scuole medie superiori del Valdarno, rappresentanti dell’associazione carabinieri e dell’associazione bersaglieri sezione di San Giovanni

Gian Maria Paolini, Settimio Berton e Francesco Fiscaletti nel 1944 furono fucilati dai fascisti nei boschi di Santa Lucia: ogni anno San Giovanni e Cavriglia in concomitanza con la Festa per la Liberazione ricordano quei tragici fatti. E proprio davanti al Cippo eretto in loro onore si tiene la celebrazione ufficiale dopo quella della deposizione della corona d'alloro al sacrario dei caduti del cimitero comunale sangiovannese.

Presenti alla celebrazione il presidente dell'Anpi Valdarno Giuseppe Morandini, il sindaco di San Giovanni Maurizio Viligiardi e il vicesindaco di Cavriglia Filippo Boni, alcuni studenti delle scuole medie superiori del Valdarno, rappresentanti dell'associazione carabinieri e dell'associazione bersaglieri sezione di San Giovanni.

Particolarmente rivolti agli studenti e ai giovani in genere gli interventi fatti davanti al Cippo perchè siano portatori di quegli ideali che hanno condotto alla Liberazione del paese.

Il presidente dell'Anpi Valdarno, Giuseppe Morandini: "Noi raccogliamo oggi come ieri il testimone di coloro che furono i protagonisti della lotta per la libertà e per la giustizia sociale, e consegniamo a voi ragazzi questa importante eredità. I fatti che stiamo celebrando restino nella memoria di tutti perchè non si ripetano mai più. Insieme a voi difendiamo e difenderemo sempre i valori della lotta partigiana. Queste celebrazioni sono testimonianze preziose. L'Anpi sarà sempre erede della Resistenza ma proiettata verso un futuro in cui c'è tanto bisogno di rafforzare i valori sui quali si fonda. Per questi valori, la libertà, la democrazia e la giustizia sociale, e per una società libera questi tre giovani hanno immolato la propria vita".
 

Il sindaco di San Giovanni, Maurizio Viligiardi: "I festeggiamenti per la Liberazione dai nazifascisti possiamo farli grazie a chi come questi tre giovani è morto durante la Resistenza. Non erano originari delle nostre zone: sono stati presi e trucidati. Bisognerebbe chiedersi cosa hanno provato questi ragazzi davanti ai fucili impugnati da altrettanti ragazzi. Bisogna cominciare a pensare a quanto successo e lavorare perchè non accada più".
 

Il vicesindaco di Cavriglia Filippo Boni: "I nostri boschi sono testimoni muti di ciò che avvenne alle radici della nostra Democrazia e della nostra Repubblica. Io vi invito a venire in questi luoghi da soli e ad ascoltare la loro voce. La consapevolezza oggi è alla base della nostra democrazia: chi non conosce è destinato a cadere in errore. Perchè questo non accada bisogna sapere e per farlo bisogna parlare con i nostri vecchi, con chi ha fatto la guerra e ha vissuto momenti drammatici, e poi tornare in questi luoghi. La storia ci dice che le stragi sono dietro l'angolo e forse in maniera più vile e meschina si stanno avvicinando all'Europa. È proprio quella consapevolezza che ci può fornire un futuro migliore ed è nelle vostre mani. Questa terra è bagnata di sangue e non dovete dimenticarlo".
 

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