18, Aprile, 2024

25 aprile: il 70° anniversario della Liberazione celebrato in tutto il territorio

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L’amministrazione comunale di Figline Incisa, le associazioni combattentistiche, i volontari, rappresentanti dell’arma dei carabinieri hanno partecipato alle iniziative organizzate per il 70° anniversario della Liberazione a Figline, Incisa e a Matassino

Un'intera giornata dedicata alle celebrazioni del 70° anniversario della Liberazione. Per il 25 aprile l'amministrazione comunale di Figline Incisa ha organizzato varie iniziative.

Le manifestazioni hanno preso il via alle 8.30 da piazza IV novembre a Figline con il raduno e la partenza del corteo delle autorità e delle associazioni combattentistiche, d’Arma e del volontariato. Si è tenuta poi la benedizione e la deposizione della corona davanti al monumento “L’albero dell’Universo” in via Egisto Sarri. Alle 9.30, invece, le associazioni combattentistiche hanno deposto mazzi di fiori sulle tombe dei Martiri della Resistenza. In via Santa Croce sono stati i vigili del fuoco di Figline a sistemare la corona.

Alle 10.00 le manifestazioni si sono spostate a Incisa, con la deposizione e la benedizione della corona davanti al monumento dei caduti in piazza Mazzanti. Dopo il concerto di musica dell’associazione “Shumann” di Figline e “Arci” di Incisa, sotto la direzione del maestro Paolo Mugnai, è stata deposta una corona di fiori al cippo dedicato a Salvo d’Acquisto, nell’omonima piazza incisana, a cura delle associazioni combattentistiche e d’Arma. 

Nel pomeriggio celebrazioni al Circolo Arci del Matassino per la Festa dell’Anpi: alle 15.30 incontro, organizzato in collaborazione con l’associazione “27 luglio”, dal titolo “Bella ciao. Alle ore 17.00, invece, spazio al concerto dei “Desinarensemble”, seguito da un buffet offerto dall’Anpi.

“Oggi sono 70 anni di 25 Aprile ed è un anniversario davvero importante, commuovente – ha detto la sindaca Mugnai – Questa infatti è una storia in cui si racconta com’è essere oppressi e poi tornare liberi, com’è vivere nella dittatura e poi scoprire la bellezza della democrazia. Una storia di Liberazione che sembra molto lontana da noi, ma che invece oggi più che mai ci è vicina e serve a farci riflettere. Perché oggi c’è bisogno di un’altra Resistenza, c’è bisogno di una società più resistente e più resiliente alla paura, all’intolleranza, alla violenza razzista. Invece oggi c’è bisogno di mettere da parte la paura ed aprirsi”.

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