25, Aprile, 2024

“25 aprile, Festa di libertà”: sarà di nuovo sciopero nel comparto del commercio

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L’astensione dal lavoro proclamata da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UilTucs Toscana, come già era avvenuto a Pasqua e Pasquetta. “No alle aperture commerciali per le festività”

Sarà ancora sciopero nel mondo del commercio, il 25 aprile. Così come già avvenuto per Pasqua e Pasquetta, in tutta la Toscana i sindacati Filcams CGIL, Fisascat CISL e Uiltucs UIL regionali tornano a dire no alle aperture commerciali per le festività. "Torniamo a ribadire che la completa liberalizzazione degli orari e delle aperture domenicali e festive, anno dopo anno, si sta rivelando disastrosa, non ha portato nessun aumento dell’occupazione e nessun aumento dei consumi. Sono peggiorate le condizioni di lavoro, gli orari, la vita delle lavoratrici e dei lavoratori, è aumentata solo la precarietà".

"Il commercio – sostengono i sindacati – non è un servizio essenziale: no a lavorare per le feste. Filcams, Fisascat e Uiltucs chiedono alle forze politiche, soprattutto a quelle che hanno vinto le elezioni, di essere coerenti con quanto annunciato in campagna elettorale e di abrogare la Legge Monti sulle liberalizzazioni. No al sempre aperto, sì a un modello sostenibile del commercio. Serve rispetto per il 25 aprile, Festa della Liberazione. L’antifascismo è ancora un oggi valore da perseguire e difendere".

Con queste premesse le Segreterie Regionali hanno proclamato l’astensione dal lavoro e lo sciopero per mercoledì 25 aprile. Sottolineando quanto molte sentenze hanno sancito: "Il lavoro nelle festività civili e religiose individuate dal Contratto nazionale non è un obbligo e il lavoratore non può essere comandato al lavoro senza il proprio assenso. La festa non si vende". 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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